martedì 5 gennaio 2016

Recensione "La notte delle pantere" di Piergiorgio Pulixi - e/o Collana Sabot/age -



Piergiorgio Pulixi

La notte delle pantere

edizioni e/o Collana Sabot/age

 Per proteggere la sua squadra da uno scandalo di crimini e corruzione, l'ispettore Mazzeo finisce in carcere. Ma il suo sacrificio non può fermare le conseguenze di anni di crimini. I suoi uomini, infatti, hanno messo le mani su una partita di droga sbagliata, e lui da dietro le sbarre non può fare nulla. L'unica alternativa è scendere a patti con la legge imbarcandosi in una missione sporca e suicida. In un crescendo di violenza, vendette e corruzione, Mazzeo dovrà decidere da che parte stare, perché questa volta non c'è in gioco soltanto il distintivo, ma la vita. Il poliziotto corrotto e le sue pantere tornano con un dramma poliziesco dal ritmo adrenalinico, ricco di suspense.

Arrivo in ritardo a commentare questo romanzo. Infatti è già in libreria il terzo episodio della serie che vede protagonista Biagio Mazzeo e la sua "famiglia" di sbirri corrotti. Ma i bei libri non hanno età, non hanno tempo. Pulixi si conferma, si migliora ulteriormente confezionando una storia incredibilmente avvincente. Un mix di violenza e di terrore che incolla il lettore alle pagine. Uno spietato ritratto della nostra società. Ancora più serrato il ritmo rispetto al primo capitolo, "Una brutta storia". Ancora più spietata la squadra di poliziotti che fa capo all'ispettore della narcotici. Un avvicendarsi di situazioni estreme, un susseguirsi di colpi di scena uno più bello dell'altro. Ma il particolare che più colpisce è la maestria della scrittura di Pulixi. Meraviglioso come riesca a descrivere tutte le situazioni in maniera talmente veritiera da trascinare chi legge all'interno della storia. Un particolare sconvolgente è come alla fine si finisca  a parteggiare per i "cattivi". Credo sia la prima volta che accade. Perchè te li fa vivere in maniera talmente reale che non puoi farne a meno. Ma poi, chi sono realmente i "cattivi"? Capita anche di ragionarci sopra su questa strana caratteristica, durante la lettura, e di rendersi conto che in fondo stai vivendo non una ma più tragedie personali. Al di là di quello che appare. Personaggi senza scrupoli, spietati, feroci ma non si riesce mai a distinguere dove è il male e dove è il bene. Romanzo da emozioni forti. Di personaggi indimenticabili. Tutti. Potentissimo nelle descrizioni degli stati d'animo, nel descrivere la "giungla" della città, asfissiante, claustrofobico, adrenalinico. Praticamente completo. Praticamente perfetto. La figura di Mazzeo si amalgama con quelle degli altri protagonisti senza soffocarne le singole personalità. Donne e uomini di spaventoso realismo. Rendere così efficacemente le sensazioni, i pensieri, le parole, ha qualcosa di unico. Credo poi che i dialoghi inseriti all'interno del romanzo, possano veramente fare scuola. Sono il cuore e l'anima. Raramente ne ho trovati di così intensi. La voce di ogni personaggio, l'intonazione, il modo di muoversi, i tic nervosi, le manie, le lacrime, le risate: i particolari, anche quelli minimi, sono curati in maniera maniacale. I particolari fanno la differenza. Non c'è nulla lasciato al caso. La storia ha un intreccio incredibile ma la si segue di slancio. Prende, ribalta, sconvolge in un aumento costante di tensione. Il romanzo completo. Riunisce al suo interno più generi narrativi e Pulixi li affronta tutti in maniera praticamente perfetta. Un raro esempio di scrittore davvero completo. Al thriller di stampo americano, unisce la capacità di descrivere la profondità dell'animo umano in stile europeo e italiano in particolare. Uno dei più bei romanzi del 2014. Uno dei più bei romanzi in assoluto che abbia mai avuto la fortuna di leggere...

Buonissima lettura!

Paolo Vinciguerra  

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